Il "Mostro di Foligno" è un caso di cronaca nera avvenuto nella città di Foligno, in Italia, nel 1946. Si tratta di uno dei casi di omicidi seriali più noti e di forte impatto mediatico nel paese.
Il responsabile degli omicidi, soprannominato "Mostro di Foligno" o anche "Mostro di via delle Chiese", è Sante Pollastri, un ex poliziotto di 45 anni, che ha ucciso almeno cinque donne tra settembre e dicembre del 1946.
Le vittime erano soprattutto giovani donne che Pollastri attirava presso la sua abitazione e poi violentava e uccideva. I corpi delle vittime venivano poi smembrati e alcuni dei resti venivano bruciati per coprire le tracce.
L'omicida riuscì a sfuggire alle indagini della polizia per diversi mesi, ma nel dicembre del 1946 venne finalmente arrestato grazie alla testimonianza di un vicino di casa che lo aveva visto lasciare il suo appartamento con un grosso sacco. Pollastri confessò gli omicidi e condusse gli investigatori ai luoghi dove aveva nascosto i resti delle vittime.
Nel 1948, Sante Pollastri fu processato e condannato a morte per i suoi crimini. Tuttavia, la sua pena fu commutata in ergastolo dopo l'abolizione della pena di morte in Italia nel 1949.
Il caso del "Mostro di Foligno" è rimasto nella memoria collettiva del paese a causa della ferocia e brutalità degli omicidi commessi da Pollastri. Il suo caso ha inoltre ispirato libri, film e documentari sulla storia criminale italiana.
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